Stessa spiaggia, stesso posto…cambiamo mare!

L’estate non è solo caldo, ma anche viaggi, Sole, sere d’estate…m a r e!
Che sia lo stabilimento di fiducia, o un intrigante caletta incontaminata, prendere il Sole in riva all’acqua è stato da sempre uno dei passatempi preferiti da tutti.
Ma scegliere il mare giusto, alla fine, è come scegliere l’auto che fa per noi…una scelta importante! E quindi, per non trovarti impreparato su cosa scegliere per le tue vacanze, ti consigliamo tre posti che forse non hai sentito nominare ma che vale davvero la pena di andare a visitare durante la tua estate

I fiordi…in costiera. alla scoperta di Furore
Il Fiordo di Furore è uno dei tesori nascosti della Costiera Amalfitana, un angolo incantato immerso tra le scogliere a picco sul mare cristallino. Situato a pochi chilometri da Amalfi, questo fiordo è una delle perle meno conosciute ma più affascinanti della celebre regione campana. Si racconta che una volta il Diavolo in persona arrivò a Furore, ma che i cittadini del luogo fecero di tutto per mostrarsi sgarbati e indisposti nei suoi confronti. Allontanandosi, il Diavolo inciampò su un’ortica molto aggressiva, e dolorante e arrabbiato, sbattette i piedi così forte da creare le increspature di questo lato della Costiera, che prese il nome di Furore. In realtà l’etimo più probabilmente deriva dal rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, ma rende comunque l’idea di quanto sia incontaminato e particolare questo ambiente.

A differenza dei tradizionali fiordi scandinavi, il Fiordo è una caratteristica naturale unica nel suo genere. È, infatti, una profonda incisione tra le pareti rocciose che si apre sulla splendida Baia di Furore, creando un suggestivo canyon di rara bellezza.
Questa straordinaria conformazione geologica è stata formata dall’erosione del mare nel corso dei secoli, regalando uno scenario spettacolare a chi lo visita.
Il luogo è particolarmente amato dai subacquei, che qui trovano una ricca e variegata fauna marina da esplorare. I turisti possono godersi il paesaggio anche dal mare, noleggiando piccole imbarcazioni o partecipando a emozionanti escursioni in barca. L’accesso al Fiordo avviene attraverso un pittoresco ponte sospeso a strapiombo sul mare, che aggiunge un tocco di avventura all’esperienza. Il Fiordo è circondato da case colorate, un autentico spettacolo di colori che si riflettono nell’acqua cristallina, ed è così incontaminato e incastonato nel tempo, con queste case scavate nei fianchi delle montagnole, da essere soprannominato “Il paese che non c’è”

Qui, inoltre, è stato girato “L’Amore” di Roberto Rossellini, e fa da sfondo al romanzo giallo “Omicidio all’acqua pazza” di Umberto Cutolo.

Pan di zucchero e i faraglioni di Masua
Se ami la bellezza della natura incontaminata e desideri immergerti in uno scenario mozzafiato, dovresti assolutamente visitare il suggestivo monumento naturale della Pan di Zucchero sull’Isola di Iglesias. Quest’imponente roccia calcarea si erge con fierezza dal mare, regalando uno spettacolo magico al tramonto, quando i raggi solari dipingono la sua sagoma con sfumature di giallo e arancio. Questo simbolo della costa di Iglesias, a tratti simile al celebre Pão de Açúcar di Rio de Janeiro da cui prende ispirazione il nome, ti affascinerà fin dal primo sguardo. Per raggiungerlo, dovrai avventurarti in una breve ma emozionante traversata in gommone o barca dalla magnifica insenatura di Masua, una frazione costiera di Iglesias. Una volta raggiunte le pareti rocciose, potrai apprezzare la maestosità di questo faraglione, il più alto del Mediterraneo, che si innalza per 133 metri sopra il livello del mare. Gli amanti dell’arrampicata troveranno qui un vero paradiso, con guide specializzate e attrezzature a disposizione per scalare questa meraviglia naturale. Dalla cima avrai una vista spettacolare sui suoi “fratelli minori”, due detti s’Agusteri e il Morto, che insieme formano un complesso armonioso e affascinante. La peculiarità di Pan di Zucchero risiede anche nelle sue grotte carsiche, che hanno scavato la sua superficie massiccia e arrotondata, regalando uno spettacolo unico nel suo genere. Queste grotte sono habitat di uccelli marini e sono accessibili anche con piccole barche. Ma la magia non finisce qui. Davanti all’isolotto, sospeso a metà parete rocciosa a strapiombo, troverai lo sbocco a mare del tunnel minerario di Porto Flavia, una struttura avveniristica del XX secolo che conferisce un tocco di mistero e fascino a questo luogo unico. L’intera costa iglesiente è caratterizzata da un fascino selvaggio e una grande varietà di paesaggi. Potrai esplorare altre meraviglie come il Canal Grande di Nebida, una valle lunga e stretta che sfocia in un’affascinante insenatura a fiordo, e la stupenda Cala Domestica, incastonata nel territorio di Buggerru. Il litorale e la vita dell’Iglesiente sono stati segnati dall’attività mineraria, e le testimonianze di questo passato affascinante si mescolano con la natura in un’armonia unica. La visita alla Pan di Zucchero e alle sue meraviglie naturali sarà un’esperienza indimenticabile, in cui il mare cristallino e la roccia calcarea si fonderanno in un contrasto cromatico mozzafiato. Avrai l’opportunità di immergerti nella bellezza incontaminata della Sardegna e scoprire il fascino della sua storia geomineraria, trasformando il tuo viaggio in un’emozionante avventura alla scoperta delle meraviglie dell’Isola di Iglesias.

La costa dei trabocchi
I trabocchi sono antichi strumenti per la pesca che si trovano lungo la costa chietina dell’Abruzzo, sono un’autentica testimonianza della storia di questo popolo e rappresentano un’importante parte del patrimonio tradizionale della regione. Sono uno dei mezzi per la pesca più antichi del mondo, risalendo ai tempi dei fenici; costruiti con il resistente legno di pino di Aleppo, i trabocchi furono anche descritti da D’Annunzio come “macchine che parevano vivere di vita propria” diventando simbolo dell’Abruzzo intero. Queste ingegnose costruzioni in legno sono ancorate a rocce o scogli e sono costituite da una piattaforma che si estende verso il mare con lunghi bracci chiamati antenne, ai quali è legata una rete a maglie strette, detta trabocchetto. Grazie a un sistema di argani, i pescatori potevano immergere e tirare su la rete con il pescato senza dover uscire in mare con una barca. La Costa dei Trabocchi si estende per circa 40 km da Ortona a Vasto, offrendo panorami mozzafiato e numerose spiagge di sabbia dorata, ciottoli e rocce. Alcuni trabocchi sono stati restaurati e trasformati in ristoranti, mentre altri sono aperti per visite turistiche. Ogni trabocco ha una storia e una bellezza uniche da scoprire. Visitarli ti permetterà di immergerti nella tradizione millenaria della pesca e di ammirare la maestosità e l’armonia di queste affascinanti costruzioni in legno, unite a paesaggi naturali spettacolari e acque cristalline. Alcuni dei più belli si possono trovare partendo da Ortona, che è il punto di partenza della Costa dei Trabocchi, e potrai trovarne lungo la strada statale 16 che costeggia il mare proseguendo per San Vito Chietino: Un pittoresco borgo con un centro storico affascinante e spiagge incantevoli. Qui si trova il Trabocco Turchino, uno dei più antichi e ben conservati della zona; continuate poi per Rocca San Giovanni: Un affascinante paese situato su un promontorio roccioso, offre una vista spettacolare sulla costa. Potrai visitare il Trabocco Punta Cavalluccio e altri trabocchi gestiti da famiglie locali, passando per Torino di Sangro dove potrai visitare il Trabocco Le Morge, che è stato restaurato e aperto per le visite turistiche. Può cambiare la destinazione, ma l’unica cosa che rimane sempre con te, è la risposta a tutti i tuoi spostamenti: Edilfar Rent è al tuo fianco per darti la soluzione migliore per le tue piccole evasioni o lunghe vacanze, avendo come base quella di offrirti la migliore esperienza di guida che tu possa provare. Vienici a trovare nelle nostre sedi di Milano, Modena e Roma!

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