I nuovi “Horizon” dell’elettrico
In Europa da alcuni anni si procede ad una massiva ricerca dell’innovazione, e lo sottolineano anche i contributi per le start up e l’innovazione degli scorsi anni. In particolare, ad oggi il progetto più totalizzante attivo su più fronti è Horizon, un’iniziativa volta a promuovere la ricerca e l’innovazione attraverso finanziamenti pubblici, con il più grande programma di finanziamento mai stanziato nel Vecchio Continente, avendo una dotazione di bilancio di oltre 95 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.
L’obiettivo principale è quello di sostenere la ricerca e lo sviluppo in vari settori, tra cui salute, digitalizzazione, ambiente e energia, sicurezza e mobilità. Proprio nella mobilità e principalmente nei sistemi di accumulo per l’auto elettrica, si inserisce l’ingresso di Nio nel programma europeo.
Ma cos’è Nio?
Una casa automobilistica nata da un’idea di William Li, da molti identificato come “l’Elon Musk cinese” che ha iniziato come presidente di Bitauto, società fornitrice di servizi web ai costruttori di auto cinesi, per poi fondare la casa nel 2014; sin da subito ha attratto notevoli investimenti e investitori, come Tencent, il conglomerato cinese di Internet che è divenuto anche primo azionista, passando per Baidu, il fondo Sequoia, Lenovo e TPG.
Il colosso cinese porterà avanti un progetto triennale avviato a Gennaio per esplorare l’applicazione dell’accumulo di energia ibrida stazionaria e migliorare le prestazioni di ricarica ultraveloce dei veicoli elettrici, riducendo l’impatto sulla rete elettrica.
La ricerca si concentrerà anche su caricabatterie portatili per i servizi di mobilità dei veicoli elettrici, integrazione del fotovoltaico nell’infrastruttura di ricarica e applicazione della seconda vita delle batterie. Insieme alla casa cinese aderiscono molte realtà italiane, come Samso, Reefilla e l’Università Federico II.
Reefilla è una giovane startup torinese che si occupa della ricarica su richiesta ovunque ci si trovi, senza cercare colonnine che ha chiuso il primo round dei finanziamenti con un milione, Samso studia sistemi di accumulo di energia rinnovabile e infine L’Università degli Studi di Napoli Federico II (UniNA), fondata nel 1224 è tra le università più antiche del mondo e la prima a livello statale.
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